Commento sentenze.

Il rispetto della vita privata e familiare del disabile.

Si ritiene opportuno segnalare la recentissima e innovativa decisione del TAR Campania (sent. 4 marzo 2021, n. 1484) che ha annullato l’ordine di demolizione di una veranda abusiva di pertinenza di un piccolo appartamento, perché abitato anche da una persona disabile che godeva di tale “veranda”, trascorrendo al suo interno gran parte del suo tempo, tanto da rappresentare un suo “spazio vitale”.

La sentenza, come può ricavarsi dalla succinta descrizione della vicenda, pur presentando aspetti molto peculiari (la veranda era in realtà costituita da un balcone già chiuso nei suoi lati laterali e superiore, al quale era stato installato abusivamente una vetrata davanti, così da chiuderlo e ricavarne volumetria) è degna di nota, perché, per la prima volta, i giudici, a fronte dell’interesse pubblico alla rimozione di una situazione di illegalità, hanno dato prevalenza - in forza del principio di proporzionalità - al diritto del disabile a vivere nel proprio domicilio preservando il suo equilibrio emotivo e preoccupandosi dei traumi che certamente gli sarebbero derivati se gli fosse stato impedito di vivere uno spazio vissuto quotidianamente e, grazie al quale, poteva comunicare con l’esterno.

La sentenza crea, in conclusione, un importante precedente basato sul principio di particolare tutela dei soggetti svantaggiati a fronte di un minor sacrificio della collettività, con l’auspicio che possa costituire il punto di partenza di un innovativo solco giurisprudenziale che possa allargarsi ad ogni forma di disabilità.

Avv. Sabrina Moglia

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